La Direttiva europea NIS2, entrata in vigore il 16 ottobre 2024, rappresenta una svolta cruciale per la sicurezza informatica in Europa. Con l’evoluzione delle minacce digitali, che diventano sempre più sofisticate, l’Unione Europea ha deciso di rafforzare il quadro normativo per proteggere le infrastrutture critiche e i servizi essenziali. Questo aggiornamento della direttiva del 2016 elimina distinzioni tra operatori di servizi essenziali e fornitori di servizi digitali, ampliando l’ambito di applicazione a settori come energia, sanità, trasporti, infrastrutture digitali e cloud computing.
Il rispetto della Direttiva NIS2 non è un semplice adempimento burocratico. Le aziende sono chiamate a implementare misure di sicurezza informatica complesse, come la gestione proattiva dei rischi, la continuità operativa e la segnalazione tempestiva di incidenti. Ad esempio, un’azienda che gestisce infrastrutture critiche per l’approvvigionamento idrico deve non solo proteggersi da attacchi ransomware, ma anche garantire che un’interruzione dei suoi sistemi non comprometta l’erogazione del servizio. Questo implica avere procedure di backup robuste e piani di risposta agli incidenti ben strutturati.
Tuttavia, l’adeguamento alla normativa presenta sfide significative, soprattutto per le piccole e medie imprese. I costi di conformità possono arrivare a 200.000 euro in due anni, una cifra che rappresenta un peso notevole per aziende con budget limitati. Per molte PMI, la difficoltà risiede non solo nelle risorse finanziarie, ma anche nella carenza di competenze interne in ambito cybersecurity. Un’azienda che produce componenti meccanici, ad esempio, potrebbe non avere personale dedicato alla sicurezza informatica e trovarsi impreparata di fronte a requisiti come l’uso obbligatorio di autenticazione a più fattori o la protezione della supply chain.
La direttiva non si limita a richiedere strumenti tecnici, ma introduce anche l’obbligo di sensibilizzare i dipendenti. Molti attacchi informatici sfruttano errori umani, come il clic su un link malevolo in una mail di phishing. In assenza di una formazione adeguata, le organizzazioni restano vulnerabili, anche se dispongono di sistemi tecnologici avanzati. Una banca che subisce una violazione perché un dipendente ha utilizzato credenziali deboli non solo rischia sanzioni pesanti, ma vede danneggiata la propria reputazione, un fattore cruciale nel settore finanziario.
Un altro esempio di difficoltà riguarda la segnalazione degli incidenti. La NIS2 impone la notifica tempestiva di qualsiasi evento significativo alle autorità competenti, il che richiede sistemi di monitoraggio in tempo reale. Un ospedale, ad esempio, potrebbe trovarsi in difficoltà nel rispettare questa disposizione se non dispone di infrastrutture digitali adeguate per rilevare e documentare in modo rapido e accurato gli incidenti. Questo tipo di obblighi spinge le aziende a rivedere profondamente i propri processi interni e adottare strumenti avanzati per garantire la conformità.
Soluzioni come Certiblok possono aiutare le aziende ad affrontare queste sfide. Certiblok utilizza un cloud decentralizzato basato su tecnologie blockchain, riducendo in modo notevole gli attacchi informatici grazie a una maggiore sicurezza e resistenza agli attacchi centralizzati.
La piattaforma consente di registrare e monitorare le interazioni digitali in modo sicuro e trasparente, facilitando la tracciabilità delle attività e migliorando la gestione del rischio.
Ad esempio, un’azienda che utilizza Certiblok può documentare automaticamente le modifiche ai dati sensibili e dimostrare alle autorità competenti di avere implementato procedure di sicurezza adeguate. Inoltre, grazie a funzionalità come la crittografia avanzata e l’autenticazione multifattoriale, riduce il rischio di accessi non autorizzati.
Un altro aspetto critico della NIS2 è la gestione della supply chain. Un attacco a un fornitore può avere ripercussioni devastanti sull’intera rete aziendale. Ad esempio, se un data center che ospita i sistemi di una grande compagnia assicurativa subisce un attacco, i dati dei clienti potrebbero essere compromessi. La direttiva richiede quindi alle aziende di verificare che i propri fornitori rispettino standard di sicurezza equivalenti, una sfida che può essere affrontata solo con strumenti di governance adeguati.
La conformità alla NIS2, pur rappresentando un onere iniziale, offre vantaggi strategici a lungo termine. Le aziende che riescono a implementare con successo le disposizioni della direttiva non solo riducono i rischi di incidenti, ma guadagnano la fiducia di clienti e partner, rafforzando la loro posizione sul mercato.
Strumenti come Certiblok, che integrano soluzioni di sicurezza avanzate e un approccio intuitivo alla gestione delle informazioni, trasformano un obbligo normativo in un’opportunità per innovare e migliorare la resilienza aziendale.
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